Programma Elements2023-06-07T15:20:50+02:00
Programma Elements Arienti

Fai crescere il benessere e la reddività economica del tuo Allevamento

Stress da caldo, Benessere degli animali, Produzione latte, Fertilità, Sanità, Profitti dell’azienda, Supporto costante

Lo stress da caldo estivo è considerato una delle maggiori cause di perdite nel settore lattiero-caseario mondiale. Oltre alla significativa perdita nella produzione di latte, lo stress da caldo può ridurre anche del 30% il tasso di concepimento delle bovine da latte, e i suoi effetti possono durare fino all’inverno, con progressivi peggioramenti negli anni. Le conseguenze sono note a tutti gli allevatori: se la stalla non è adeguatamente raffrescata, dall’estate fino all’autunno si verificano cali di ingestione, flessioni produttive, scadimento della qualità del latte, peggioramento delle performance riproduttive e dello stato sanitario.
L’indice Estate/Inverno mette in rapporto la produzione media di latte estiva con quella invernale di un determinato allevamento. Tanto più l’indice si avvicina a 1, tanto più è ottimale la produzione dell’allevamento, e viceversa.
L’indice S/W è stato per la prima volta utilizzato in Israele, con il contributo fondamentale del Prof. Israel Flamenbaum, e viene utilizzato da molti anni quale parametro gestionale integrato nella routine aziendale.
L’Associazione Italiana Allevatori (A.I.A.) ha recentemente adottato l’indice Summer to Winter ratio (S/W INDEX – INDICE Estate/Inverno), come strumento fondamentale di valutazione dello stress termico dell’allevamento.

Calcolando l’Indice Estate/Inverno nel corso degli anni, integrando opportune soluzioni tecnologiche di monitoraggio a sistemi di raffrescamento / cooling, è possibile valutare costantemente ed in modo semplice i risultati raggiunti dalla propria Azienda, migliorare la produzione e perfino anticipare le possibili criticità del proprio allevamento derivanti dallo stress da caldo.
In Israele, nel 2017, l’Indice S/W negli allevamenti è stato:
0.98% nel 23% delle stalle
0.95% nel 66% delle stalle
0.91% nel 11% delle stalle

In Italia l’Indice S/W medio è circa 0.85: questo significa che la produzione estiva è appena l’85% della produzione invernale, che equivale a perdite di decine di milioni di euro.

Non si tratta di ventole, è importante chiarire questo aspetto, spesso un allevatore possiede già un impianto di raffrescamento. Il Programma Elements di Arienti è invece un pacchetto di prodotti e servizi, una SOLUZIONE INTEGRATA alla GESTIONE della propria azienda, tramite la quale le performance estive del proprio allevamento divengono sovrapponibili a quelle invernali. Il Programma Elements è un mix di impianti di cooling, procedure automatizzate in stalla, monitoraggio di valori e verifica costante dei risultati, che ha dimostrato essere fortemente impattante sulla sostenibilità economica dell’azienda da latte a 360 gradi: aumento della produzione latte, migliore fertilità, migliore aspetto sanitario delle vacche e conseguente evidente aumento dei profitti aziendali. Sono parole, no, lo dimostrano i dati.

Gli allevamenti che seguono il “PROGRAMMA ELEMENTS” raggiungono risultati eccezionali con S/W Index di 0.98, che si traducono in perdite produttive inferiori ad un litro di latte nei mesi estivi e una fertilità praticamente invariata per tutto l’anno. Per l’azienda, questi risultati si traducono in decine, ma più spesso centinaia di migliaia euro annuali di ricavi in più.

1. INDICE S/W e PIANO ECONOMICO. Uno dei primi interventi dei tecnici Arienti è calcolare l’Indice S/W del vostro allevamento: il dato evidenzierà i potenziali margini di efficienza produttiva ed economica dell’allevamento. (Ricordiamo che fino al 31 marzo 2022 è possibile richiedere il calcolo dell’Indice S/W e del piano economico gratuitamente).

2. ANALISI DELLA STALLA. Una volta calcolato l’indice S/W e l’eventuale perdita perdita economica ad esso collegata, il Programma Elements prevede l’analisi effettiva delle strutture e degli impianti di raffrescamento presenti in allevamento e l’analisi delle procedure di stalla.

3. PROGETTAZIONE CORRETTIVI. Dall’analisi si passa ad una terza fase: la progettazione dei correttivi (sia di tipo strutturale / impiantistico (settings ambientale, sistemi di cooling, sistemi di irrigazione, di luminosità e frangivento) sia delle procedure operative di stalla (presenza degli animali, spostamenti, tempi, modalità erogazione elementi fondamentali: aria, acqua, luce).

4. FASE OPERATIVA: IMPIANTI E PROCEDURE. Successivamente alla presentazione di un preventivo ed eventuale accettazione, si passa alla messa in produzione di quanto definito nella fase progettuale: si va pertanto all’installazione (o adeguamento) degli impianti di cooling e alla messa a regime delle procedure operative di stalla. La prerogativa è ottenere una gestione del raffrescamento automatizzata, con un minore lavoro dell’Allevatore, a fronte di un maggiore benessere dell’allevamento ed efficienza produttiva.

5. MONITORAGGIO TEMPERATURE. La fase di monitoraggio temperature prevede l’inserimento di data loggers vaginali su un campione rappresentativo della mandria (otto vacche per gruppo), al fine di tenere monitorata la temperatura basale delle bovine. (C’è infatti una robusta documentazione scientifica che dimostra che le performance produttive e riproduttive della bovina sono integralmente conservate quando la loro temperatura interna è inferiore ai 39.2 °C. Occorre dunque agire affinché l’animale mantenga tale valore il più a lungo possibile, idealmente per tutta la giornata.) Il monitoraggio delle temperature permetterà di verificare il nuovo settings di stalla e compiere eventuali perfezionamenti.

6. VERIFICA RISULTATI E SUPPORTO COSTANTE. Con cadenze predefinite, i tecnici di Arienti insieme all’Allevatore, verificano gli impianti, monitorano le condizioni dell’allevamento e seguono l’andamento dei risultati anche in termini economici, fornendo dati di breve, medio e lungo periodo, per un supporto, una sicurezza sanitaria e produttiva costante.

In questo studio, è stato calcolato il rapporto S:W per l’anno 2020, in 2.400 allevamenti di vacche Frisone, situati nella pianura Padana della regione Lombardia. Il calcolo si è basato sui dati ufficiali dei controlli funzionali, raccolti dai tecnici dell’AIA. Le informazioni considerate includono la produzione di latte corretta per i tenori di grasso e proteina, rispettivamente al 4,0% e al 3,3% (FPCM), la percentuale di grasso e proteine ​​del latte (%), il linear score della conta delle cellule somatiche (SCC) e il tasso di concepimento (CR%), per tutte le inseminazioni effettuate nell’estate e nell’inverno del 2020.
Lo studio ha focalizzato inoltre l’attenzione su un gruppo di 99 aziende che hanno aderito al programma di raffreddamento intensivo “Element” dell’azienda Arienti, produttrice e installatrice di sistemi di raffrescamento per allevamenti.

Le medie mensili per i tre anni considerati della produzione di latte e del conception rate delle 36 aziende che hanno iniziato il programma Arienti Element nel 2019 sono rappresentate nella figura 1. I grafici descrivono come le performance delle vacche raffrescate evolvono lungo i tre anni considerati.

Figura 1 – Medie mensili del (a) latte corretto (kg/vacca/giorno) e (b) conception rate (%) su tutte le inseminazioni registrate.

Dai dati rappresentati in figura (a), possiamo vedere una chiara tendenza di continua crescita della produzione media per vacca. La produzione media invernale per vacca cresce dai 35 kg dell’anno prima dell’inizio del raffrescamento intensivo ai 38 e oltre dell’estate 2020, dove il raffrescamento è stato fornito in modo adeguato per due estati consecutive. Si può anche vedere dal grafico che la differenza di produzione tra estate e inverno passa da 4-5 kg al giorno agli 1-2 degli anni successivi. Come si può vedere nella figura (b) il divario del conception rate nel 2018 era di 10 punti percentuali (passando dal 45% invernale al 35% estivo), mentre dopo due anni consecutivi di raffrescamento la diminuzione si aggira intorno al 5% (passando dal 50% invernale al 45% estivo), ossia metà del decremento rispetto all’anno precedente l’inizio del raffrescamento, ma soprattutto ottenendo performance riproduttive estive quasi comparabili a quelle invernali del periodo pre-cooling.

Come si può vedere dalla tabella 2 e dai due grafici precedenti, i miglioramenti ottenuti sui livelli produttivi dopo la prima estate di raffrescamento intensivo sono inferiori a quelli che si raggiungono nella seconda estate (circa la metà del miglioramento dell’indice S:W), mentre per quanto riguarda la riproduzione, il miglioramento è già completamente raggiunto nel primo anno.

Il continuo miglioramento nella produzione di latte estiva nei due anni analizzati può essere attribuito al fatto che il raffrescamento intensivo delle vacche in estate le aiuta a mangiare di più e, sebbene producano di più, sono comunque in grado di accumulare più riserve corporee nell’ultima fase della lattazione e perderne meno nella prima fase della lattazione successiva, specialmente quando questa fase di transizione avviene in estate. In questo modo, le vacche mantengono un migliore body condition che influenza positivamente sia la produzione di latte che la fertilità in generale, specialmente nei mesi estivi. Il miglioramento del CR già nel primo anno di raffrescamento intensivo ha come immediata conseguenza la diminuzione della distanza media dal parto (DIM medio aziendale), con il conseguente aumento della produzione media aziendale e il miglioramento della salute della mammella.

Qui per leggere l’articolo completo: vai all’articolo.

I RISULTATI

Grafici di aziende che hanno scelto il Programma Elements

Allevamento Corte Guerrina di Borgo Virgilio (MN).
L’azienda dei fratelli Alberto e Giorgio ha installato il sistema di cooling Elements- Arienti nel 2018. La produzione estiva è sempre stata in continuo miglioramento senza interruzioni negli anni. L’indice S/W ha avuto una progressione entusiasmante fino a superare l’1,2 nel 2020 e 2021, quando la produzione estiva ha superato quella invernale. Anche la fertilità è raddoppiata nei mesi caldi rispetto agli anni precedenti. Complimenti ai fratelli Ettori!

Allevamento Corte Guerrina di Borgo Virgilio (MN).
L’azienda dei fratelli Alberto e Giorgio ha installato il sistema di cooling Elements- Arienti nel 2018. La produzione estiva è sempre stata in continuo miglioramento senza interruzioni negli anni. L’indice S/W ha avuto una progressione entusiasmante fino a superare l’1,2 nel 2020 e 2021, quando la produzione estiva ha superato quella invernale. Anche la fertilità è raddoppiata nei mesi caldi rispetto agli anni precedenti. Complimenti ai fratelli Ettori!

Allevamento Benetti di San Giuliano Milanese
L’azienda Benetti con 250 vacche in mungitura, è un esempio di successo per noi. L’impianto di cooling Elements-Arienti è stato completato nel 2020, e la produzione e la fertilità sono rimaste costanti durante tutta l’estate del 2020 e del 2021. L’indice Estate/Inverno SW del 2021 è superiore ad 1,0!

Allevamento Fedeli di Locate Triulzi (MI)
L’allevamento Fedeli -540 vacche con robot di mungituraconferma i nostri migliori risultati. La produzione di latte dei mesi estivi, oltre 40 kg/capo, ha superato quella invernale, con Indice S/W di 1,01. Anche la fertilità ha beneficiato del Programma di raffrescamento Elements – Arienti. Nel 2021 non ci sono differenze tra la fertilità invernale e quella estiva, un grande risultato.

Questi sono dati. IMPOSSIBILE non scegliere Programma Elements.

PAROLA A UN ALLEVATORE

Il Programma Elements spiegato da un Allevatore che lo ha scelto

L’allevatore mantovano Giorgio De Cao, che produce latte per il Grana Padano, ha scelto il sistema di raffrescamento Arienti – Programma Elements – per le proprie vacche. E afferma: le loro performance produttive restano elevate anche d’estate.

In luglio come in gennaio

Giorgio De Cao spiega: “Grazie a questo sistema di raffrescamento le mie bovine hanno molto meno problemi di stress da caldo. Con la conseguenza che abbiamo più gravidanze in giugno, luglio e agosto, così la primavera successiva abbiamo un numero maggiore di parti. Quindi il numero dei parti diventa regolare lungo tutto l’anno e i giorni di lattazione si riducono a 165, con la conseguenza di un aumento della produttività media di latte. Senza raffrescamento invece registrerei lattazioni di 200 giorni e quindi minori produzioni di latte”.

Non è tutto, perché l’allevatore mantovano aggiunge: “Siccome grazie al raffrescamento le mie bovine hanno più energia, ho registrato un numero minore di incidenti, come quelli legati alla diastasi pubica. Inoltre le bovine raffrescate passano meno tempo in piedi e quindi più tempo al riposo, che come sappiano è una attività molto produttiva”.

De Cao ha adottato questo sistema di raffrescamento nel 2019, iniziando con  metà della propria stalla. È poi passato a dotarne l’intera stalla nel 2020. “E da quando ho adottato il raffrescamento in luglio registro un aumento produttivo intorno ai 10 quintali di latte in più rispetto ai mesi di luglio precedenti l’adozione del raffrescamento”.

“Insomma, in luglio le mie bovine offrono la stessa produzione di latte che offrono in gennaio. Un incremento produttivo che ripaga in pieno l’investimento in questo sistema di raffrescamento degli animali”.

L’allevamento di bovine da latte condotto da Giorgio De Cao fa parte della società agricola F.lli De Cao s.s., situata a Romanore di Borgoforte (Mn). Giorgio De Cao è comproprietario dell’azienda assieme ai cugini Sergio, Giovanni, Giuseppe e al padre Bepi.

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